Uomini e animali hanno strutture visive simili, ma vedono la realtà in modi differenti. Scopriamo come.
Tutti gli animali, dagli invertebrati ai mammiferi, hanno gli occhi. Cambia però il loro modo di vedere. C’è chi vede a colori e chi in bianco e nero, chi vede di notte e chi vede da lunghe distanze. Ognuno vede il mondo a suo modo, scopriamo insieme come e da cosa è dovuto.
Dall’occhio umano a quello animale.
Per capire come vedono gli animali dobbiamo innanzitutto capire come vediamo noi. All’interno della nostra retina ci sono due tipi di cellule sensibili alla luce dette fotorecettori:
- Coni: sono circa 6 milioni, si trovano prevalentemente al centro della retina e sono importanti soprattutto per la visione diurna perché si adattano alla luce, permettendo di distinguere i dettagli e i colori;
- Bastoncelli: sono circa 100 milioni e servono per la visione notturna; si trovano prevalentemente alla periferia della retina e sono molto più sensibili alla luce rispetto ai coni.
La combinazione di queste due cellule permette così all’occhio umano di vedere meglio sia di giorno che di notte. Se pur con una struttura simile, gli animali riescono a vedere come noi? Scopriamolo insieme.
I cani e i gatti
Discendendo dai lupi, i cani hanno una retina ricchissima di bastoncelli più adatta alla visione notturna, fondamentale per cacciare di notte. Anche i gatti, come i felini in generale, vedono molto meglio di notte, mentre di giorno la loro visione risulta sfocata. La causa di questa scarsa visione diurna è il “tapetum lucidum”, uno strato di cellule dietro la retina che aumenta la quantità di luce catturata. Questa specie di specchio riduce l’acutezza visiva in condizioni di intensa luminosità, aumentando esponenzialmente la capacità di vedere nel buio. Di notte i gatti vedono addirittura 8 volte meglio di noi. Per quanto riguarda i colori invece, sia i gatti che i cani li vedono “sbiaditi” poiché non distinguono i toni del rosso, dell’arancione e, nel caso dei cani, anche del verde.
I rapaci
Avere “l’occhio di falco” non è soltanto un modo di dire; i rapaci infatti vedono benissimo anche ad un’elevata distanza perché hanno un punto centrale dell’occhio che ha le stesse funzioni di un teleobiettivo: ingrandisce fin nei minimi particolari ciò che vede. Questa funzione d’ingrandimento è abilitata da una particolare area della retina, la fovea, nella quale le cellule della visione sono molto concentrate. Questo fa sì che l’immagine percepita dal suo occhio risulti ingrandita di 2,5 volte. Per quanto riguarda la visione diurna e notturna, la vista dell’aquila eccelle in pieno giorno, ma scarseggia di notte, al contrario di quella di altri rapaci come il gufo e la civetta. Inoltre, i rapaci e gli uccelli in generale vedono molto bene i colori ed è grazie a questa capacità che riescono a distinguere i maschi, molto colorati, dalle femmine.
I serpenti
I serpenti intercettano le prede a sangue caldo grazie a dei recettori termici che si trovano sotto gli occhi. Le immagini percepite dai recettori a infrarossi e dagli occhi vengono unite dal cervello mostrando al serpente un’unica immagine.
Le farfalle e le api.
Le farfalle e le api riescono a vedere gli ultravioletti. Grazie a questa caratteristica, le farfalle distinguono i maschi dalle femmine, mentre le api vengono attratte da determinati fiori per alcuni dettagli, come i pistilli, che altrimenti non sarebbero visibili.
Gli insetti
Diversi insetti, come le mosche, hanno degli organi fotorecettori che corrispondono ai cosiddetti occhi composti o ocelli, i quali variano da uno a ventimila a seconda delle specie: più il numero è elevato e più la visione migliora. Un’immagine che entra nel campo visivo di un insetto viene vista come tante immagini fisse che insieme compongono il quadro finale. È per questo gli insetti percepiscono anche il più minimo movimento. Le mosche e le libellule sono tra gli insetti che vedono meglio. Le prime, anche se non distinguono chiaramente le forme, vedono un numero maggiore di immagini fisse al secondo: circa 200 contro le 18 dell’uomo. Le seconde invece hanno una visione a 360° grazie al diametro degli ocelli.
Gli squali.
Nell’immaginario comune gli squali sono quasi ciechi. In realtà invece sono tra gli animali marini che vedono meglio. Gli squali hanno una sensibilità alla luce 10 volte superiore alla nostra. La loro visione è più sviluppata da lontano che da vicino. Riescono a vedere una preda da ben 100 metri di distanza. Questi predatori del mare, inoltre, percepiscono i colori. Quelli che vedono meglio sono i colori sgargianti che tendono a vedere ancora più saturi.
Come avete potuto leggere, in questa lista abbiamo sfatato alcuni miti e confermatone altri. Le modalità in cui è possibile vedere il mondo sono differenti e curiose, spesso associate alle necessità di cacciare e di sopravvivere.
fonte http://congliocchi.it